Ad aprirci le porte della sua casa oggi è Francesca Bragagni, ingegnere edile che si occupa anche di architettura e restauri.
Il progetto di ristrutturazione che ti raccontiamo è frutto di una sua progettazione, nella quale convivono uno spiccato interesse per le attuali tendenze d’arredo, che vogliono abitazioni minimali ed essenziali, e un forte rispetto della tradizione toscana.
È proprio la Toscana infatti la meta di oggi, con le sue dolci colline, gli oliveti e le vigne che si perdono a vista d’occhio. Ci troviamo a Bagnolo, in provincia di Prato, nell’area protetta del Monteferrato.
Questo nome non ti è nuovo? Probabilmente sei un buongustaio! A pochi chilometri dalla casa di Francesca spiccano nella campagna la Tenuta del Marchese Pancrazi, famosa per il suo pluripremiato Pinot Nero, e la Fattoria di Javello, che produce il rinomato olio Frantoiano di Montemurlo.
I caratteri principali della ristrutturazione
L’abitazione è parte del complesso residenziale “Borgo Forte”, costruito tra il 2000 e il 2002 con i caratteri tipici della classica abitazione in stile toscano modernizzato.
Il progetto ha voluto valorizzare questa scelta, rendendola però più attuale e funzionale nella gestione degli spazi e nella scelta degli arredi.
Sono stati mantenuti gli infissi riquadrati e la scala in pietra serena bocciardata con ringhiera e ferro battuto, che è stata però riverniciata in nero satinato. Questo colore torna anche nel resto del piano terra, in diversi elementi d’arredo.
La suddivisione delle stanze è stata invece rivoluzionata, creando un unico open space che unisse sala da pranzo e soggiorno.

Design e tradizione: la scelta del caminetto
Il primo ruolo di un caminetto, si sa, è riscaldare. Però è molto di più e la sua scelta considera sempre tanti fattori diversi.
Innanzitutto: perché scegliere un caminetto invece di una stufa o dei classici radiatori? Francesca ha voluto un elemento efficiente che fungesse anche da arredo, come nelle tipiche case della campagna toscana.
In questo caso la scelta è ricaduta su un Ecomonoblocco Design SF 50 3D L aria, per le sue linee pulite ed essenziali, perfette per dare un tocco moderno all’ambiente. Il rivestimento è stato realizzato da un artigiano in quarzite: in questo modo l’effetto estetico è simile a quello della pietra serena della scala, ma le caratteristiche di termoresistenza sono più elevate.
Il posizionamento del caminetto: una scelta furba
A differenza di quanto spesso può accadere, il caminetto Ecomonoblocco Palazzetti è stato posizionato al centro della stanza, come indiscusso protagonista. In questo modo riesce a dividere brillantemente gli spazi, senza essere un elemento di disturbo, come potrebbe essere una parete.

Questa “abbraccia” alla perfezione il camino, creando la giusta atmosfera grazie a un’illuminazione di led a scomparsa.
A caminetto spento è possibile vedere attraverso il vetro su tre lati, mentre acceso permette una visione della fiamma sia dalla zona pranzo, sia dall’area living.

Una progettazione puntuale ha poi permesso di “sfruttare” l’installazione per nascondere un ulteriore elemento di disturbo. Un cavedio impiantistico, che sporgeva dal muro di svariati centimetri, è stato coperto creandovi attorno una libreria in cartongesso resistente al fuoco, su misura.
Sei un architetto o un privato
e vuoi vedere il tuo progetto tra queste pagine?
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Progetto a cura di Francesca Bragagni per Bragagni Studio Tecnico.
Caminetto Palazzetti acquistato da FIM Fratelli Tissi.
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postheaven.net
20 Aprile 2020 - 13:52