PALAZZETTI MAGAZINE
Non sono necessari piatti raffinati ed esclusivi per rendere felici i propri ospiti. Il più delle volte pochi meravigliosi ingredienti, sani e di stagione, uniti in un piatto genuino sono il dono più gradito. Come il profumo delle cose semplici preparate con passione, che ti dice che a casa c’è qualcuno che non vede l’ora che tu arrivi. Come questa torta pasqualina che muta nella forma ma non nella sostanza. La Pasqua per me ha sempre sancito l’inizio della stagione di sole nel viso, aria frizzantina nel cuore, fiori di ciliegio, braccia scoperte, mare e pranzi all’aperto. Pasqua fa rima anche con calore di casa, tepore, con quella leggerezza dell’anima data un po’ dal vino, un po’ dai ricordi belli e un po’ dalla soddisfazione di fine pasto. Pasqua ha il sapore della pasta sfoglia appena sfornata, il profumo del burro fragrante e caldo, il verde brillante degli spinaci freschi, l’avvolgente delicatezza della ricotta, delle uova sode rassicuranti che a Pasqua proprio no, non possono mancare. Pasqua va a braccetto con una tovaglia di lino decorata con uova e conigli, tulipani freschi in una brocca, con i primi germogli che fanno capolino sugli alberi fuori dalla finestra. In questo giorno speciale, c’è l’incanto di un pranzo preparato con amore, la magia di un barbecue pronto a grigliare; c’è una torta girasole agli spinaci fatta in casa con le tue mani pronta per essere condivisa. Perché le feste in famiglia, si sa, sono “portatrici sane” di tavolate ricolme di prelibatezze, pranzi lenti, ricette custodite gelosamente e tramandate di madre in figlia. La tradizione di proporre tanti piatti diversi – affidandosi al mantra sovrano melius est abundare quam deficere – e di portarli a tavola tutti insieme, crea quella complessità straordinaria composta di contrasti e armonie, sapori e aromi, consistenze e sfumature, che solo le tavole imbandite a festa possono offrire. Però, ahinoi, anche le cose più belle possiedono un lato oscuro. Quello dei piatti tradizionali può rivelarsi nella riproposizione (a cadenza tassativamente annuale) delle solite ricette ancorate ai sapori del cuore ma distanti da quelli anelati dal palato. Non angustiamoci, a quasi a tutto c’è un rimedio: con un pizzico di fantasia, basteranno poche e semplici mosse per donare nuova veste alle ricette della tradizione alle quali non siamo proprio disposti a rinunciare. Una tra tutte, nomen omen, la torta pasqualina. Riproposta sotto le mentite spoglie di una torta girasole, questo rustico vegetariano si rivela la ricetta perfetta per portare in tavola un pizzico di allegria tutta primaverile. Eclettica sotto tutti i punti di vista, la torta girasole agli spinaci si presta benissimo per essere gustata sia calda che tiepida, come antipasto o come finger food da condividere in compagnia tra un aperitivo e l’altro. Infatti basterà staccarne “un petalo” con le mani per essere conquistati dal suo sapore delicato e genuino. Vediamo dunque come preparare la torta girasole agli spinaci!

Torta girasole agli spinaci: la ricetta

Ingredienti

  • 500 g di spinaci freschi
  • 500 g di ricotta vaccina
  • 80 g di formaggio Grana grattugiato
  • 1 uovo intero
  • Uno spicchio d’aglio in camicia
  • Sale e olio extra vergine d’oliva q.b.
  • 2 confezioni di pasta sfoglia rotonda
  • 3 uova sode
  • 1 tuorlo sbattuto per spennellare
  • Una manciata di semi di papavero

Preparazione

  1. Scaldate un fondo di olio extra vergine d’oliva in un’ampia padella antiaderente e, una volta caldo, aromatizzatelo con uno spicchio d’aglio in camicia che provvederete a togliere dopo un paio di minuti.
  2. Fate dunque appassire gli spinaci saltandoli velocemente nell’olio caldo sino a che la loro acqua di vegetazione non sarà completamente evaporata. Aggiustate di sale e non appena gli spinaci saranno asciutti, saporiti e cotti a dovere togliete dal fuoco, mettete da parte e lasciate intiepidire.
  3. In una boule capiente sbattete leggermente l’uovo intero, aggiungete la ricotta scolata dal suo siero assieme a qualche pizzico di sale e mescolate sino a ottenere un composto liscio ed uniforme.
  4. Incorporate gli spinaci e il Grana grattugiato alla crema di ricotta.
  5. Adagiate il primo rotolo di pasta sfoglia su una teglia foderata di carta forno.
  6. Ponete 1/3 del ripieno agli spinaci al centro della sfoglia assieme alle uova sode intere, formando così una sorta di cupola. Distribuite la farcia restante lungo i bordi andando a formare una sorta di ciambella di ripieno, avendo cura di lasciare qualche centimetro libero sia dal bordo che dal centro. Potete effettuare questa operazione con un cucchiaio oppure con un sac à poche.
  7. Spennellate i margini liberi dal ripieno con un velo d’acqua e coprite con la seconda sfoglia. Sagomatela con delicatezza in modo che vada ad avvolgere completamente il ripieno, chiudete poi il bordo con i rebbi di una forchetta.
  8. Ora appoggiate al centro della torta girasole una tazza abbastanza ampia da contenerlo, premete leggermente in modo da sigillare quello che sarà il “capolino” del fiore.
  9. Lasciando la tazza appoggiata, tagliate 16 spicchi (basterà frazionare la torta in 4 parti per poi dividerle a loro volta in altre 4 parti) senza staccarli dal centro della torta pasqualina (vi consiglio di incidere sino a mezzo centimetro dalla tazza).
  10. Ora prendete l’estremità di una fetta e ruotatela di 45° verso l’alto in modo da esporre il ripieno, procedete allo stesso modo per tutti gli spicchi che andranno a formare i petali del fiore. Togliete dunque la tazza dal centro e spennellate le parti di pasta sfoglia con il tuorlo sbattuto assieme a qualche goccia d’acqua. Spolverate il centro del fiore con i semi di papavero.
  11. Cuocete in forno preriscaldato a 220°C (se possibile in modalità ventilata) per i primi 10 minuti. Abbassate poi a 180°C e proseguite la cottura nella parte bassa del forno per ulteriori 20 minuti.
La torta girasole agli spinaci è pronta per essere gustata!

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