Un grande classico della cucina italiana. Un finger food d’altri tempi. La ricetta sfiziosa che mette tutti d’accordo e non passa mai di moda. Ebbene sì, stiamo parlando di sua maestà la mozzarrella in carrozza.
Se solo sentirla nominare ti ha già fatto venire l’acquolina in bocca, allora è proprio il caso di imparare la ricetta, così potrai viziarti ogni volta che ne avrai voglia.
La ricetta della mozzarella in carrozza
Conosci la storia di questo piatto? Probabilmente no, allora mentre cerchiamo in dispensa gli ingredienti necessari ti racontiamo l’origine di questa prelibatezza dal nome così strampalato.
Sembrerebbe che la nascita della mozzarella risalga al Medioevo, quando il latte nella pianura napoletana veniva trasportato da mezzi lenti e su strade dissestate, giungendo quindi inacidito a destinazione. I caseifici iniziarono dunque a filare la cagliata, ottenendo così l’ingrediente che tanto apprezziamo anche al giorno d’oggi.
Le mozzarelle in carrozza sembrerebbero quindi essere nate per nobilitare questo ingrediente e ricavarne un piatto più ricco e nutriente. Inizialmente le fette di pane classico erano tonde e ricordavano proprio le ruote delle carrozze da cui tutto aveva avuto origine: ecco spiegato il perché di questo nome!

INGREDIENTI (Per 4 persone)
- 8 fette di pan carrè morbido
- 8 fette di mozzarella
- 1 ciuffo di dragoncello
- 1 o 2 uova
- farina gialla
- sale q.b.
- pepe q.b.
PROCEDIMENTO
- Metti tra due strati di pan carrè due fette di mozzarella e qualche fogliolina di dragoncello, insieme a un po’ di sale e pepe.
- Fai in modo che la mozzarella non fuoriesca in nessun punto dal pane.
- Premi il pane tutto intorno al bordo così da chiuderlo il più possibile.
- Sbatti le uova con un po’ di sale e successivamente passa le fette di pan carrè ripiene di mozzarella prima nell’uovo (consigliamo una certa generosità sopratutto nei bordi) e poi nella farina gialla per ottenere la classica panatura.
- Cucina il tutto sulla griglia o nel Bioplatt a fuoco sostenuto fino a quando la mozzarella in carrozza non risulterà ben dorata (ma non bruciata!) da entrambi i lati.
VARIANTI
Due varianti classiche della tradizione veneziana sono l’aggiunta di acciughe o di prosciutto.
Anche tu puoi sbizzarrirti nel tentativo di creare nuovi originali abbinamenti, ma se vuoi essere certo di accontentare i gusti di tutti i tuoi ospiti puoi fermarti alla ricetta base, che è già un capolavoro così com’è.