Un interno moderno e accogliente, dove forme sinuose e minimali sono rese calde dall’utilizzo del legno: scopriamo insieme il progetto di Casa PA e la splendida ristrutturazione di una villa degli anni cinquanta nel Nord della Sardegna.
Panorami mozzafiato, architettura dal fascino moresco, forme arrotondate e organiche. Non è difficile capire perché all’inizio degli anni ’60 il Principe Karim Aga Khan si è innamorato a prima vista della Sardegna e delle sue ville degli anni ’50, iniziando il percorso che ha portato la Costa Smeralda a essere una delle mete da sogno più ambite.
Oggi entriamo in una di queste ville, grazie ai suoi proprietari Paola Chessa e Alex Jansen e allo studio domECO di Sassari, che ne ha curato la progettazione.
Casa PA: il progetto nel dettaglio
Gli interni delle ville anni ’50 in Sardegna sono spesso caratterizzati da una distribuzione interna tradizionale: una struttura troppo rigida per una coppia moderna, le cui necessità sono ovviamente diverse rispetto a quelle di più di mezzo secolo fa.La vue panoramique depuis la terrasse de Casa PACasa PA, grazie alla recente ri-progettazione a cura degli architetti Salvatore Putzu, Valentina Madrau e Barbara Fele, si presenta ora in modo totalmente diverso: la zona giorno è un ambiente unico dalle linee morbide e curve, che sfrutta tutte le finestrature esistenti per affacciarsi con leggerezza sul terrazzo e sulla splendida vista sul mare. Nella zona giorno/cucina (così come nel nuovo locale bagno/lavanderia) è stato mantenuto l’originale intonaco rigato per le pareti perimetrali (che costituiscono l’involucro originale), al quale sono stati abbinati un pavimento in resina grigia, pareti bianche dalle forme morbide e curve e falegnameria su misura, in castagno.
Una scelta dei colori minimale ma comunque calda, grazie all’uso del legno e di tessuti in tinte neutre e calde.
La funzionalità non è stata ovviamente dimenticata. Il divano è componibile secondo l’esigenza del caso, mentre il tavolo su misura è stato realizzato con prolunghe sollevabili, diventando così anche un comodo piano di lavoro.
Camere da letto e bagno sono stati mantenuti nelle dimensioni originarie, riprendendo però il design del resto della casa.
La scelta del focolare Ecomonoblocco 16:9 3D Palazzetti
Le choix d’un foyer implique qu’il faut évaluer de nombreux facteurs : marque, style, fonctionnalité, centres après-vente… Pourquoi donc choisir Palazzetti ? Nous l’avons demandé directement aux architectes de l’agence domECO : Le choix de Palazzetti est surtout lié au fait qu’il s’agit de l’une des rares sociétés professionnelles et de qualité présentes sur notre territoire. Nous avions besoin d’un produit d’angle, avec un design minimaliste, mais il devait également garantir de bonnes performances, avoir une excellente qualité et offrir une assistance après-vente et un réseau de vente sur lesquels on pouvait compter. Le foyer Ecomonoblocco 16:9 3D a été installé dans le séjour open space de la villa.
Le conduit a été revêtu avec un panneau en plaque de plâtre résistant au feu et permettant de réaliser des arrondis qui caractérisent le projet. Tel panneau sert également d’écran pour le projecteur qui remplace la TV.
Toutes les aérations nécessaires ont été insérées à l’intérieur du revêtement et ont été soit masquées dans des niches soit réalisées avec des grilles à grandes ouvertures pour l’acheminement de l’air dans la pièce.
Pour assurer des finitions de haute qualité, les bords métalliques du foyer ont été revêtus avec des listels de basalte afin d’améliorer la liaison entre les plaques de plâtre et le bas du foyer.
Vous pourrez découvrir toutes les caractéristiques techniques du foyer Ecomonoblocco 16:9 3D en cliquant sur ce lien.
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Valeria si occupa di Content per Cricket Adv e dal 2015 gestisce i social Palazzetti. Nel web scrive di beauty, lifestyle, arredamento e cucina. Ama la musica, l'arredamento scandinavo e il buon cibo!